Dr.ssa Monica Gionco
Gli obiettivi da raggiungere per ottenere un'efficace gestione dell'ansia consistono nel comprendere la reazione personale di fronte a situazioni ritenute ansiogene, nell'identificare quali timori si associano ad esse e nell'apprendere come gestire le proprie emozioni ed i propri pensieri ossessivi. Spesso convinzioni e schemi comportamentali si rivelano esagerati ed irrazionali. Questo tipo di approccio alla vita generalmente porta a cronicizzare stress, ansia e scarsa autostima. Tecnicamente questo quadro clinico viene definito disturbo d'ansia generalizzato (distinguendolo da altre forme ansiose come le fobie o le ossessioni).
La persona che soffre di questo disturbo è continuamente preda di uno stato di agitazione e di tensione accompagnato da costante inquietudine e da una preoccupazione cronica, incontrollabile, per qualsiasi genere di circostanza o di attività. L'ansia e la preoccupazione sono associate con tre o più dei sei sintomi seguenti:
1.Irrequietezza o sentirsi tesi o con i nervi a fior di pelle;
2.Facile affaticabilità;
3.Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria;
4.Irritabilità;
5.Tensione muscolare;
6.Alterazioni del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, o sonno inquieto e insoddisfacente);
Ne può risultare compromessa la qualità di vita delle persone che ne sono affette poiché esse vivono in uno stato di tensione continua. Se non riconosciuto e curato, il disturbo d'ansia generalizzato può protrarsi per molti anni riacutizzandosi nei momenti di maggiore stress.
Non deve stupire il fatto che manchi una causa specifica o un elemento scatenante, perché questo disturbo ha, come anche altri, la caratteristica di non poter essere ricondotto a un motivo esterno che lo giustifichi: si tratta di risposte comportamentali apprese sulle quali la terapia psicologica può intervenire per aiutare la persona a riconoscere il proprio stato e a porvi rimedio gestendo la propria vita e non facendosi gestire.